L'ottenimento di ACS (acqua calda sanitaria), è uno dei più grandi vantaggi dell'impianto solare termico. Oltre alla facilità d'installazione, permette di trarre parecchi benefici per la vivibilità in un'abitazione. Uno su tutti è l'acqua calda sanitaria. Un impianto solare termico copre circa il 50-75% del fabbisogno di acqua calda, mentre per il riscaldamento degli ambienti interni un sistema di pannelli radianti può coprire il 20-25% del fabbisogno. Nonostante la copertura non sia totale, l'adozione del solare termico consente comunque di risparmiare notevolmente sui costi di riscaldamento e produzione di acqua calda, oltre che a ridurre l'impatto ambientale, poiché non viene emessa alcuna emissione di CO2.
Molto semplice: permette di ottenere in media fino all'80% dell'acqua calda sanitaria dal sole in modo gratuito, rendendoci autonomi dalla caldaia a gas (o dallo scaldacqua/scaldacqua elettrico) già a partire dalla primavera, quando l'acqua può raggiungere i 50-70°C a seconda della zona.
Un impianto solare si può abbinare a qualsiasi caldaia o pompa di calore esistente?
Sì, perché si tratta di un impianto indipendente. Si deve però avere lo spazio necessario per installare un bollitore (elemento fondamentale di un impianto solare), che nel caso di piccoli impianti residenziali ha un ingombro simile a quello di un frigorifero. Il bollitore è un serbatoio di accumulo dell'acqua che consente di conservare per molte ore energia termica a bassa temperatura.
Le dimensioni del bollitore sono importanti per garantire acqua calda sanitaria alla giusta temperatura. Il dimensionamento non dipende dalla potenza della caldaia installata né da quanto è grande l'abitazione, ma dipende, invece, dal numero di persone che utilizzano l'acqua calda (e dalle loro abitudini di consumo), oltre che dalla zona geografica e dall'orientamento del tetto.
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